Descrizione
L’Oasi WWF di Persano si trova all’interno di una Zona Speciale di Conservazione (IT8050021) e della Zona di Protezione Speciale (ZPS) nei comuni di Campagna e Serre (SA). L’area si estende per circa 110 ettari e assume la sua importanza soprattutto per la presenza della lontra, raro mammifero a rischio in Italia.
L’Oasi WWF di Persano è una zona umida di importanza internazionale e riconosciuta per questo dalla Convenzione di Ramsar.
Oltre alla lontra, la vera star che comunque non è facile incontrare, I mesi invernali sono quelli in cui si possono osservare nel fiume una gran quantità di anatre tuffatrici come moriglioni e morette e quelle di superficie come alzavole, fischioni, codoni, mestoloni e i più comuni Germani reali, mentre i mesi primaverili sono quelli in cui ci si può imbattere nel passaggio delle marzaiole.
Accanto alle anatre è facile osservare Svassi maggiori, Tuffetti, Folaghe e Gallinelle d’acqua e cogliere il volo veloce del Martin pescatore, mentre sulle rive o sulla vegetazione igrofila è possibile ammirare praticamente tutte le specie di Aironi italiani: l’Airone cenerino, l’Airone bianco maggiore, l’Airone rosso, l’Airone guardabuoi, la Nitticora, la Sgarza ciuffetto, il Tarabuso e il Tarabusino.
Nei prati allagati o nelle zone fangose abbondano gli uccelli limicoli come il Beccaccino, i Piro piro piccoli, Boscherecci, i Porciglioni, il Cavaliere d’Italia e il Culbianco, mentre nel fitto del bosco igrofilo vivono i picchi come il Torcicollo, il Picchio verde e il Picchio rosso maggiore. Innumerevoli sono i piccoli passeriformi come la cannaiola e l’usignolo di fiume o le più comuni cince mentre più su, in cielo, è facile imbattersi nel volo maestoso dei rapaci, tra cui il raro Falco pescatore, il falco di palude e le albanelle.
Nel periodo in cui era funzionante la diga, nelle aree paludate nidificavano in gran quantità gli svassi maggiori: si spera che presto terminino i lavori alla diga e venga ripristinato quel tipo di habitat.
L’Oasi è aperta tutto l’anno con le seguenti modalità: Per fotografi e birdwatcher, è possibile, in alcuni periodi, prevedere accessi in orari particolari, concordando preventivamente con Remigio Lenza, Tel: 0828/974684-347/5936887
Terreno e Habitat:
L’oasi e le aree circostanti sono costituite da un mosaico vegetazionale formato da ambienti erbacei, arborei ed arbustivi e può essere distinto in tre ambienti diversi: il lago, i canneti e il bosco igrofilo. Il lago è colonizzato da diverse specie di piante acquatiche che svolgono un ruolo importante per l’alimentazione degli uccelli acquatici come la Folaga e le anatre tuffatrici. I canneti ricoprono circa un terzo della superficie del lago e oltre ad offrire rifugio alle specie selvatiche rappresenta un filtro naturale, importante per l’autodepurazione delle acque. Il bosco igrofilo è uno dei più importanti d’Italia e regolarmente viene allagato dalle piene del fiume Sele. Il bosco funziona così da cassa d’espansione per le acque del fiume, che entra ed esce liberamente dalla fascia di vegetazione ripariale. Le specie arboree prevalenti nel bosco idrofilo sono pioppeti a dominanza di Pioppo nero, ontanete ad Ontano nero, saliceti a Salice bianco e Salice rosso. Nell’oasi sono state censite ben tredici specie di orchidee.
Buona stagione per il BW:
Inverno, migrazione primaverile, migrazione autunnale