l Parco Regionale Taburno Camposauro si estende per circa 13000 ha nella provincia di Benevento. Tutela il massiccio carbonatico dei Monti Taburno (a sud) e Camposauro (a nord) e le foreste, soprattutto faggete, che vi si sviluppano. Il Parco si sovrappone con due siti di importanza comunitaria, il SIC IT802007 Camposauro e il SIC IT802008 Taburno. Nella porzione meridionale inoltre il Parco comprende una delle più estese foreste demaniali della Regione Campania denominata Foresta del Taburno, che si estende per circa 614 ha.

Da un punto di vista fotografico offre numerosi spunti; partendo dalla stagione invernale, i boschi offrono paesaggi magici, spesso immersi nella nebbia quando i raggi di sole creano giochi di luce. E’ questo il periodo per fotografare anche i Bucaneve.  Anche i pianori come piano Melaino  e piano Camposauro sembrano invitare a rendere in uno scatto la pace dei loro silenzi. A fine stagione abbondano le distese di Crochi. In primavera il sottobosco si anima di centinaia di Lepidotteri (raramente ho visto tante specie di farfalle come in questo Parco) e altri insetti, oltre che di fiori fra cui molte specie di orchidee.

L’estate è forse la stagione meno interessante, ma ancora è possibile fotografare insetti e fiori oltre che, ovviamente, paesaggi. L’autunno è certamente la stagione più bella: gli aceri si colorano di giallo, rosso, marrone e non c’è limite alla fantasia del fotografo per rendere al meglio questa bellezza. 

Per fotografare gli uccelli bisogna avere pazienza: l’ambiente dominante è il bosco quindi gli uccelli si nascondono tra le chiome, tuttavia sui pianori o nei bei patch coltivati dove ancora si pratica l’agricoltura tradizionale è facile fotografare saltimpali, averle piccole, il torcicollo, fanelli e tanto altro. I Rapaci diurni sono ben rappresentati: Biancone, Pecchiaiolo, Falco pellegrino, Gheppio, Poiana sono facili da osservare. In conclusione, il Parco Taburno-Camposauro in ogni periodo dell’anno è una meta ambita per il fotografo naturalista.