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Orchidee in Campania

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Valle dell orchidee Sassano

La Valle delle Orchidee di Sassano nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano è meta ambita per gli appassionati di botanica, nonché motivo di grande vanto per gli abitanti del Vallo di Diano. E' un museo naturalistico a cielo aperto di ben 47 kmq, e lungo un percorso di ca. 13 km si possono ammirare numerose specie diverse di orchidee selvatiche e spontanee: ca. 180 (per la precisione: 68 specie, 57 sottospecie, 35 varietà, 24 ibridi). Una vera e propria concentrazione di orchidee! Pensate che in tutto il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano sono presenti in totale 254 specie di orchidee selvatiche e in tutta Europa e nel Bacino del Mediterraneo se ne registrano 319! Le orchidee di Sassano fioriscono da aprile a giugno e alcune varietà mantengono la fioritura addirittura fino a luglio. 

Specie da me rinvenute:

Non posso, per ovvi motivi, elencarle tutte.

Santa Maria al Castello verso Monte Comune – Vico Equense

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Fra il crinale e Positano ci sono tuttora quattro itinerari tradizionali due dei quali scendono a Corvo (bivio fra la statale Amalfitana e la strada di Montepertuso) e altri due passano per Montepertuso e poi Grado Il piccolissimo borgo compare improvvisamente, quasi acropoli di montagna con relativa Cappella in alto e qualche casa contadina intorno, sullo strapiombo che si affaccia sul mare di Positano. Sul punto più alto doveva esserci nel IX secolo un fortilizio eretto a segnare e difendere i confini di queste terre dal Ducato di Amalfi. La chiesetta, inerpicata su una lunga scalinata, ancora conserva una statua del primo Seicento in marmo della Vergine con Bambino e due Statuette di Apostoli. Si dice che in passato più volte le popolazioni della piana si siano rifugiate quassù per scampare alle pestilenze e si racconta di salite penitenziali contrapposte a processioni discendenti per "scampato pericolo". Ancora adesso il Martedì in Albis la gente sale per venerazione mariana alla Cappella e poi, come in una seconda pasquetta, si organizza per il tradizionale pranzo all'aperto. 

Come arrivare a Santa Maria del Castello:
- Santa Maria del Castello (40 Km da Napoli) è raggiungibile:
Via Autostrada Napoli - Salerno A3, uscire a Castellammare di Stabia, proseguire sul litorale sorrentino SS. 145 fino a Vico Equense. Percorrere la SS. 269 R. Bosco e deviare all'altezza del centro di Moiano per Santa Maria del Castello. https://sites.google.com/site/casertaitinerari/

Specie da me rinvenute:​

  • Anacamptis morio

  • Anacamptis papilionacea

  • Neotinea tridentata

  • Orchis anthropophora

  • Orchis italica

  • Orchis pauciflora

  • Serapias sp. varie

Roccamonfina – Santa Maria dei Lattani

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In sito solitario con vista estesa fino alla piana del Volturno, la chiesa, eretta nel 1430, si presenta nel recente ripristino goticizzante e custodisce, nella cappella barocca della Madonna, una statua romanica di pietra dipinta. L'acqua che sgorga dalla fontana sul sagrato avrebbe la proprietà di far nascere figli maschi. Sul piazzale prospettano il protoconventino 

uattrocentesco a rustiche logge e il convento, con chiostro ad arcate ogivali (1440).

Percorso a piedi: dal borgo di Gallo (700 metri) al santuario Maria dei Lattani (765 metri) e statua della Madonna (800 metri) - 2 km - 1 ora - 100 metri di dislivello - difficoltà facile. https://sites.google.com/site/casertaitinerari/

Specie da me rinvenute:

  • Anacamptis morio

  • Anacamptis papilionacea

  • Anacamptis pyramidalis

  • Cephalantera longifolia

  • Dactylorhiza maculata

  • Epipactis helleborine

  • Limodorum abortivum

  • Neotinea tridentata

  • Ophrys sp. varie

  • Orchis anthropophora

  • Serapias vomeracea

Nei dintorni di Borgo Croce – Rocchetta e Croce (Caserta)

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Percorso a piedi: dal borgo di Croce (580 mt) agli eremi di San Salvatore (857 mt) e Madonna di Fradejanne (895 mt) - 5 km circa - 2 h circa - 350 metri di dislivello - media difficoltà.

 

Luoghi di culto, ma prima di tutto luoghi di meditazione e di riflessione personale, luoghi per ritrovare pace, riposo ed equilibrio; questo perchè tutt'intorno la natura ha creato un habitat ideale per ritornare in contatto con se stessi, con la propria parte interiore più profonda!!!

Ci troviamo sulle pendici più alte dei monti del Maggiore, posizionato nel centro della provincia di Caserta, per la sua conformazione e posizione è un settore defilato, non appariscente e quindi poco battuto ... ecco perchè nel tempo un po' in tutto il suo territorio sono nate e vissute varie comunità monacali sparse nei luoghi più impervi e distanti.

Uno dei presidi più affascinanti e notevoli si trova poco al di sotto delle cime principali del Maggiore, pizzo San Salvatore; sono il santuario di San Salvatore e l'eremo di Madonna di Fradejanne, posti nel comune di Rocchetta e Croce e rigorosamente raggiungibili solo a piedi lungo antichissimi sentieri e mulattiere!

Il percorso principale parte da Croce, un piccolo borgo disabitato dal 2005, lo si raggiunge dalla strada carrozzabile o da Rocchetta o da Formicola; lasciata l'auto nella piccola ma moderna piazza principale ci si incammina lungo l'unico vicoletto in salita, nei pressi troviamo una fontana ed un cartellone che ci spiega il percorso!

Percorriamo il vicoletto sempre dritto passando prima di uscire dal borgo nei pressi della chiesetta anch'essa abbandonata, proseguiamo quindi lungo un viottolo lastricato in pietra costeggiato da muretti a secco; in 5 minuti circa raggiungiamo un bivio dove proseguiamo sul sentiero di sinistra in perenne ascesa.

Entriamo in un bel bosco di querce e frassini e lungo un sentiero con molti scalini superiamo le varie stazioni della via crucis, qualche panca lungo il percorso allieterà la necessità di riposo momentaneo; a circa metà percorso troviamo la deviazione per la grotta di San Michele sulla destra, vale sicuramente la pena allungarsi di poco per visitarla, al suo interno troviamo una piccola statua del santo.

Ritornati sul nostro sentiero in circa 15 minuti raggiungiamo la base di una enorme roccia incombente sulle nostre teste, dietro di essa troviamo il santuario di San Salvatore, accessibile mediante un vialetto svoltando a destra ad un bivio.

Dedichiamo un'approfondita visita al santuario visitando l'interno, la cripta che vi si accede alzando le due botole in legno e ferro poste giusto all'entrata del santuario, la zona antistante il pozzo che preleva acqua da una sottostante cisterna ed infine il bel panorama verso la valle di Formicola. Una descrizione interna ci ricorda che il santuario risale ai primi anni del 1000 ed ivi ha risieduto per vari anni San Tommaso d'Aquino inoltre ultimamente è divenuta meta di praticanti dell'arrampicata su roccia per via delle varie vie aperte lungo le pareti delle enormi pareti rocciose circostanti.

Dal santuario possiamo o ridiscendere a Croce o proseguire alla volta dell'eremo di Madonna di Fradejanne seguendo il sentiero che inizia sulla destra poco dopo l'uscita del vialetto da San Salvatore, questo percorso rappresenta la camminata meditativa che effettuavano giornalmente i monaci residenti agli eremi.

Questo percorso è interessante anche perchè superato il bivio per le cime del Maggiore mantenendoci sul sentiero principale raggiungiamo una cresta da 

dove osserviamo San Salvatore e soprattutto l'enorme roccia che assume la forma di un Buddha!!!

In falsopiano in breve eccoci ad un bivio dove proseguiamo dritto sul sentiero ora in salita e poi in rapida discesa entrando nel lato nord del Maggiore, ciò lo notiamo per via della presenza dei folti faggi. Un ultimo tratto su un sentiero esposto su delle rocce ed eccoci arrivare alla piccola cappella della Madonna di Fradejanne, incredibile da qui il panorama su tutto l'alto Casertano!

Il ritorno lo svolgiamo ripercorrendo a ritroso il sentiero dell'andata fino al primo bivio che troviamo scendendo lungo un paio di tornanti appena ritornati nel lato sud, qui svoltiamo a destra iniziando una lunga discesa; perveniamo in località Noce in una radura con nel messo una croce, qui svoltiamo a sinistra e proseguiamo prima lungo il fondo di un umido vallone poi costeggiando il versante sud dritti verso Croce; entrando nel paese svoltiamo a sinistra al primo bivio e poi seguiamo il viottolo principale sempre in discesa passando sotto un paio di archi e costeggiando ruderi imbruttiti dal tempo. https://sites.google.com/site/casertaitinerari/

Specie da me rinvenute:

  • Anacamptis pyramidalis

  • Cephalantera longifolia

  • Cephalanthera damasonium

  • Limodorum abortivum

  • Neottia nidus-avis

  • Ophrys apifera

  • Ophrys bertolonii subsp. bertolonii

  • Ophrys fusca subsp. lucana

  • Ophrys holosericea

  • Ophrys incubacea

  • Ophrys passionis

  • Ophrys sphegodes

  • Orchis anthropophora

  • Orchis italica

  • Orchis provincialis

  • Serapias bergonii

  • Serapias lingua

  • Serapias vomeracea

Foto Vincenzo Borzacchiello

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